Tema ormai frequentemente trattato e dibattuto dai media, la ludopatia è un fenomeno fortemente di attualità e da non sottovalutare perché in Italia sta prendendo piede e secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità circa il 3% (percentuale in aumento) degli italiani sono a rischio ludopatia. Ma che cos’è?
La ludopatia è un disturbo del comportamento che può avere gravi conseguenze sulla vita relazionale, sociale e professionale della persona che ne viene colpita. Viene definita come una “dipendenza senza sostanze”, che si manifesta nel forte desiderio di sperimentare le emozioni associate al gioco e alla scommessa. Se per alcuni tentare la fortuna è solo un passatempo, per altri può divenire un desiderio da tenere difficilmente a freno. Solo soddisfacendo questo impulso, il “malato di gioco” si sente meglio.
Scommesse sportive, lotto, Bingo, gratta e vinci e biglietti della lotteria, corse dei cavalli, video poker, slot machines: sono questi i principali nemici dei ludopati, coloro che soffrono di disturbi legati all’ossessione del gioco. Si instaura infatti un atteggiamento ossessivo ed un bisogno quasi fisiologico di giocare, i soggetti passano attraverso rapidi mutamenti dell’umore, dall’euforia alla depressione. Reazioni, sintomi e caratteristiche molto simili a quelli inquadrabili nella definizione di dipendenza. Se la persona non riesce a giocare diviene irascibile, aggressiva, ed è possibile che subentrino anche crisi di astinenza (con sintomi come mal di testa, tremori diffusi…).
La cause di questo disturbo possono essere molteplici: predisposizione al gioco d’azzardo, scarso controllo degli impulsi, delusioni nelle relazioni, frustrazioni professionali, disagio psicologico, perdita del lavoro (fenomeno di attualità che spesso si accompagna).
I malati di gioco sono di solitopersone insicure, insoddisfatte della vita che conducono e inclini a problemi psicologici. Spesso sono individui che esprimono poco i propri sentimenti e mascherano l’insicurezza con atteggiamento aggressivo, competitivo e euforico.
Chi sono i più colpiti? Gli uomini manifestano una propensione maggiore rispetto alle donne. Se gli uomini prediligono ippica, scommesse e slot machines, le donne invece preferiscono Bingo e Lotto. La facilità di accesso a queste nuove “droghe” (i gratta e vinci si possono comprare in molti esercizi pubblici, i centri scommesse sorgono ovunque) rappresenta un fattore facilitante per il diffondersi di questo fenomeno.
Di solito il ‘ludopata tipo’ è considerato una persona di sesso maschile, di mezza età, di estrazione medio-bassa, ma la problematica sta iniziando a colpire anche i più giovani, a causa della facilità con la quale, ormai, si può appunto avere accesso al gioco. Ma possono essere vittime del gioco non solo persone di questo tipo, ma anche professionisti di alto livello e manager.
Guarire da questa “malattia” richiede interventi complessi, idealmente multidisciplinari e tempi lunghi.
Qualsiasi gioco può creare dipendenza, quindi occorre non sottovalutare l’abitudine al gioco. E’ importante informare ed educare le persone sul rapporto da instaurare con gioco e denaro. Lo si può fare per esempio, a livello preventivo, coinvolgendo i bambini ed i giovani, visto che il primo approccio con il gioco avviene proprio durante l’adolescenza.