Sempre più, ai giorni nostri, si parla di tradimento, basti pensare che digitando su Google la parola tradimento, vengono fuori 1.340.000 risultati.
Eugenia Scabini nel suo libro Psicologia Sociale della Famiglia – Sviluppo dei legami e trasformazioni sociali edito da Bollati Boringhieri, definiva la famiglia come un organismo vivente e come tale doveva attraversare nel suo ciclo vitale delle tappe fondamentali, degli eventi critici, come ad esempio diventare coppia, diventare famiglia (quando arrivano dei figli), famiglia con adolescenti, la famiglia lunga (in cui la prole prolunga la sua uscita da casa, i bambocci, per intendersi), la famiglia con il nido vuoto, la famiglia in pensione, la morte della famiglia; l’autrice oltre alle suddette tappe aveva teorizzato inoltre come evento “paranormativo”, come dire, un evento quasi nella norma, l’evento separativo di una famiglia… Correva l’anno 1995 quando questo libro, pilastro portante della Terapia Familiare, veniva pubblicato. Era “quasi normale” separarsi!
Di acqua sotto i ponti ne è passata e questo evento paranormativo si è andato sempre più consolidandosi come evento normativo.
Ma forse dobbiamo parlarne ancora per comprenderne l’essenza e il significato, soprattutto quando questo evento si sente legittimato da un “tradimento”. Alcuni, alcune parlano di crisi della famiglia, altri, altre dicono che è colpa degli uomini che tradiscono le proprie compagne, mogli; altri, altre dicono non ci sono più le mezze stagioni e via dicendo.
Io non penso, ad esempio, che la famiglia sia in crisi anche perché se ci si pensa sempre più persone vogliono il riconoscimento delle loro nuove forme di stare insieme. Penso piuttosto che siamo sempre più fragili e incapaci di far fronte alle emozioni e a ciò che ci spaventa. Penso che il tradimento sia un evento normale del ciclo vitale di una famiglia e come ogni difficoltà che la vita ci pone, debba essere affrontato, al meglio delle nostre capacità!
Sembra che si somiglino un po’ tutte le storie d’amore nelle quali avviene un tradimento. A un certo punto, a ciel sereno, arriva inaspettatamente nella coppia una terza persona e succede un disastro. Qualcosa si rompe e il piano sul quale ci si limita a guardare le cose è sempre lo stesso: tra buono e cattivo. A mio avviso limitarsi a vedere la rottura di una coppia dovuta all’intromissione di una terza figura è limitante. E’ difficile e doloroso avere una visione più sistemica della faccenda.
Ma cosa intendo allora per tradimento?
Stando al dizionario tradire[tra-dì-re] v. (tradisco, tradisci ecc.) significa:
- 1 Ingannare qlcu. o violare un patto, venire meno a un obbligo vincolante, alla fede data: t. la moglie, un amico; t. un ideale, la patria; in contesto noto l’arg. può essere sottinteso: chi ha tradito sarà condannato || t. le speranze, le attese, deluderle
- 2 estens. Rivelare ciò che doveva restare nascosto: t. un segreto; svelare, manifestare involontariamente qlco. SIN denunciare: il suo sguardo tradisce la paura
- 3 Travisare, falsare il senso di un pensiero, di un testo e sim.; in riferimento a situazioni tipiche l’arg. può essere sottinteso: tradurre è sempre un po’ t.
- 4 fig. Di soggetto inanimato, venir meno a qlcu. o trarlo in inganno: la memoria lo ha tradito
E’ difficile e rara la ricerca di un significato dentro la coppia. Perché se esiste un “tradimento”, esiste anche una relazione più o meno duratura, più o meno stabile, nata e sostenuta da un patto implicito, od esplicito (come nel matrimonio), che in un qualche modo viene violato.
Tra le esperienze relative alla dimensione amorosa di una coppia, il tradimento, è tra le più devastanti. Anche vincoli d’amore potenti e apparentemente indistruttibili hanno spesso a che fare con gelosie, vendette, tradimenti. I portati emotivi sono profondi e perturbanti anche se talvolta non se ne vuole prendere coscienza: abbandono; perdita; rabbia; senso di colpa; disorientamento, solo per citarne alcuni.
A mio avviso per prevenire il tradimento tradizionalmente inteso come la scoperta di una terza persona all’interno della coppia, dovremmo soffermarci a riflettere sul fatto che talvolta ci sentiamo traditi “in altro modo” dai propri partner, dalle proprie partner prima di venire a conoscenza del tradimento con un’altra persona. Prima, si è rotto uno schema di continuità nella coppia, che poteva essere rassicurante ma non costruttivo. Prima che arrivasse una terza persona qualcosa non andava nella coppia.
La dura verità è che il tradimento con un’altra persona, non è mai un evento inaspettato e inspiegabile perché si inserisce in rapporti con fratture manifeste o nascoste, dove ci sono comunque dei vuoti già esistenti, che si cerca di riempire con qualcosa che spesso e volentieri viene da fuori della coppia: un’altra persona, una nuova passione. Il tradimento, per come lo intendo io, è quindi avvenuto ben prima, che subentrasse una terza persona.
Quindi che fare?
Beh, per prima cosa riflettere su quanto scritto fino a ora, interrogarsi sulla propria idea di coppia, sulla propria idea di tradimento e se alla fine il responso è tristemente stato che vi sentite traditi o avete tradito… Non perdete altro tempo e provate ad affrontare il problema! Non è sempre colpa nostra ciò che è successo ma è colpa nostra non fare niente per cambiare le cose!
E se da soli non ci riuscite, non vi vergognate di chiedere aiuto, state salvando la vostra coppia!